Ti coltiverò, giovane virgulto,
nel giardino che non sarà mio
osserverò il tuo crescere,
ti proteggerò con l’ombrello del mio seno
dalla grandine e dai saettanti fulmini
e filtrerò la gioia dal tuo cielo.
Sovvertirò il pianeta
per estirpare le erbacce dai tuoi passi,
proteggerò il tuo crescere su percorsi certi,
guarderò invisibile le foglie
che si espandono col fusto verso il cielo
con ansia e con timore
seguirò i tuoi rami catturare il sole.
Ammirerò i tuoi fiori variopinti
Mi siederò nell’ombra.
Raccoglierò le foglie ad una ad una
e, se Dio vorrà,
preparerò il letto del mio riposo.
M.B.