Ci sono idee che non si manifestano.
Girano, girano e non si lascian prendere.
Ci son pensieri che ti coinvolgono, ma
stenti a farne un suono comprensibile.
E tu stai lì, a passeggiar sul ponte tibetano,
le corde tese tra frammenti di ricordi.
Il vuoto attorno assorbe ogni rumore e
il sibilo del vento solletica il tuo cuore.
L’euforia che scorre a fior di pelle
annulla il tempo che è passato
e come un bimbo segue il palloncino che è volato
tu stringi gli occhi per catturare il senso,
la conclusione, di tutto quel che hai fatto.
Tornare indietro non è consentito,
il tuo sentiero si è ormai accorciato,
ma c’è quel ponte, il ponte tibetano,
che unisce le oasi felici che ti hanno ristorato.
M.B.