I MITI, CHE FASCINO!
27 a.C. – 14 d.C.
Sotto i Romani la sacralità della zona termale restò intatta, ma cambiò, per così dire, aspetto. Non possedendo una vera e propria mitologia capace di fare da sostegno alla fede religiosa, i romani sentirono generalmente la religione come qualcosa di utile socialmente e politicamente, basata soprattutto sull’osservanza di precise norme di culto. Ecco perché la zona termale di Montegrotto cambiò aspetto in maniera tanto significativo: non più i sentieri e le macchie di alberi che abbiamo immaginato per le processioni di fedeli di quattro o cinque secoli prima, ma un vero e proprio centro mondano valorizzato, otre che dalla sua importanza intrinseca, anche dagli splendori dell’età di Augusto (27 a.C. – 14 d.C.), d’altronde delle acque termali di questa zona si era occupato almeno in due passi della sua Naturalis Historia anche Plinio il Vecchio, considerato un’autorità scientifica ala sui tempo…
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