LE TERME E IL MISTERO DELLA GIOCOLIERA LIBERTA
I^ secolo d.C.
L’aspetto di Montegrotto all’epoca romana doveva essere questo: grandi edifici con colonnati adornati da capitelli fantasiosi, almeno un teatro forse in parte coperto, ville e residenze private che si estendevano fino alla odierna Abano, palazzi delle teme.
Nelle strade fin dal primo mattino innumerevoli carri, provenienti dalle campagne e dal porto fluviale di Padova, si mescolavano alle prime lettighe laccate in oro e intarsiate d’avorio, portate a spalla da robusti schiavi: i primi signori si recavano alle terme per curare gli acciacchi o gli eccessi che lo stile di vita imperiale aveva loro procurato.
I cappucci di cuoio dei facchini si inchinavano al passaggio di matrone dalle acconciature elaborate e orientaleggianti, o di impettiti uomini di governo dall’oratoria fluente.
Il centro di tutto stava nelle Terme, tutto era in loro funzione e sulle proprietà dell’acqua erano nate anche fantastiche…
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