Sono nata negli anni del silenzio, quando delle bombe anche gli echi si erano zittiti. Ho saputo della guerra leggendo libri. Ho raccolto gli umori dai racconti sussurati perché la guerra è un mostro che non si deve svegliare. Perché quando i ricordi fanno male dimanticare è la cura che la paura fa novanta.
Ma i bambini son curiosi e chiedono, vogliono sapere. Vogliono sapere che bambini erano i grandi, la vita che hanno vissuto. Così la memoria scivola oltre il muro, passa il filo spinato e libera tutto il sangue, tutte le lacrime e lascia sbigottiti. È finito il tempo del silenzio e che le urla schiaccino il mostro. Non si nega la ragione, ricordare è imperativo perché i bambini vanno difesi e non devono mai avere paura.
Monica Bauletti