
Nicola Lagioia La ferocia
2014 – Supercoralli pp. 418 € 19,50 anche in eBook € 8,99 ISBN 9788806214562
Una giovane donna, un fratello disturbato, una famiglia potente, una società malsana, una regione traviata: L’Italia.
Questo romanzo è uno zoom sulle vite di due giovani ragazzi, fratello e sorella, cresciuti uniti nell’ingenuità della fanciullezza e disgiunti, nella maturità, dal potere malato di un ceto sociale che non gli apparteneva e al quale, loro malgrado, si trovano a farne parte.
La trama si sviluppa arrampicandosi sulla catena di sequenze che, come anelli legati tra loro, si susseguono partendo dall’immagine iniziale dove è descritta la morte della protagonista: Clara. La prima scena è carica di atmosfera che attenua la drammaticità dell’evento attutendo lo schianto che produrrà nelle vite di chi le sopravvive. L’ambiguità della morte di Clara costituisce un ottimo perno su cui s’ innesca la successione degli interventi di un cast corale che traccia pennellate sparse sulla tela che rivelerà l’immagine totale solo alla fine. Un quadro sul quale goccia dall’alto il noire di poteri costituiti diffondendosi a macchiare di ombre il paesaggio luminoso e carico di colori sgargianti della Puglia, regione gemella, figlia d’Italia, dove una generosa natura ha sfogato sapori forti e dove la mano famelica dell’uomo devasta.
Il personaggio che più ho apprezzato è Michele, il fratello a metà, che subisce le sottili angherie di una matrigna rancorosa, ferita da un tradimento e che imprime alla vita famigliare l’aridità tipica delle esistenze vuote e votate al potere economico e sociale. Michele elabora il suo disagio nell’evoluzione della crescita: inconsciamente da bambino poi adolescente ribelle, confuso nella prima giovinezza e finalmente consapevole nell’età matura quando, in piena lucidità darà sfogo, nell’atto finale, all’istinto autodistruttivo che ha prodotto la crescita sofferta.
La morte di Clara scatenerà in tutti i personaggi un disagio carico di rimorsi e pentimenti nonché paure di scandali assopiti nelle singole vite e assorbiti dal quotidiano, ma liberati dalla scomparsa di chi teneva chiusa la porta del covo di una nidiata di pipistrelli notturni inferociti.
Questo romanzo è il racconto di uno schianto che libera la ferocia.
Monica Bauletti.
L’ha ribloggato su 3°m Terzo Millennio – Rivista Letteraria no profiti – Registrazion Tribunale di Barcellona P.G. (Me) – n° 70/2009 del 01-6-2009e ha commentato:
FAVORITO AL PREMIO STREGA 2015- RECENSIONE DI MONICA BAULETTI
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